Come creare un blog di qualità in 5 mosse.

Che cos’è il blogging, in tre parole? 

In poche e semplici parole, un blog è un giornale interattivo on-line, esistente come spazio  a sé stante o come parte di un sito web o e-commerce più articolato.

Il blog si fonda su una raccolta di articoli e risorse, detti blogpost, o contenuti, che gli utenti possono leggere ed eventualmente commentare.

Secondo la definizione di Wikipedia: 

Un blog, nel gergo di Internet, è un particolare tipo di sito web in cui i contenuti vengono visualizzati in forma anti-cronologica (…), gestito da uno o più blogger che pubblicano, più o meno periodicamente, contenuti multimediali, in forma testuale o in forma di post, concetto assimilabile o avvicinabile a un articolo di giornale.

Quindi, gli articoli postati possono essere catalogati in modo cronologico inverso (in fondo alle pagine i più vecchi e in alto i più recenti), man mano che vengono scritti nuovi articoli gli altri vengono catalogati in un archivio di facile consultazione, settimanale, mensile annuale. 

Si possono creare collegamenti (o hyperlink) ad altri siti, ad articoli all’interno dello stesso sito (internal link) o di altri portali, col risultato di poter formare una rete praticamente infinita. E questo è uno dei concetti base di quello strumento nuovo nuovo che si chiama Internet, sì.

come scrivere un blog per brand e content strategy

L’evoluzione del blog: una storia informatica iniziata nel secolo scorso.

Se è vero che il primissimo blog viene pubblicato nel Luglio del 1997 negli Stati Uniti, la blog-mania a livello consumer esplode circa 20 anni fa, in concomitanza con l’arrivo di Google AdSense (per cui molti blogger poterono monetizzare i loro sforzi editoriali), e l’espansione dell’alfabetizzazione digitale.

Inizialmente, la possibilità di partecipare e contribuire alla discussione tramite la sezione commenti differenziava questo “recipiente di contenuti” dai classici siti web statici, creando un rapporto interattivo tra chi scriveva e chi leggeva e commentava.

Almeno nelle migliori intenzioni, e nella storia stessa del blogging, doveva e dovrebbe essere così ancora oggi.

In realtà però, contestualmente all’ascesa dei canali social media, della sempre crescente velocità di connessione e di consumo di informazione, oltre che dell’offerta e della domanda internettiana, le cose sono cambiate nel corso del tempo, rispetto all’uso dei blog come luoghi di discussione e scambio.

Un blog oggi è una risorsa di conoscenza. Uno strumento di branding e di acquisizione utenti, in maniera organica.

Anche se un amico mi dice sempre che “Un blog?! Fa tanto 2004!” (ciao GDS, nda), il valore di buone risorse e contenuti ben organizzati tra loro rimane invariato ad oggi. Del resto, io sto scrivendo e voi leggendo per un motivo, no?

Nonostante il fiorire odierno di altri tipi di contenuto (videoblog, live chat, dirette sui canali social, etc.) la parola via net è destinata ad esistere ancora e resistere nel tempo.

Semplicemente, va ulteriormente posto l’accento sull’importanza della qualità del contenuto, di quanto questo debba essere concepito per chi legge ed ingegnerizzato per i motori di ricerca, perché sia trovato da chi non sa della sua esistenza, ma ha interesse a scoprirlo.

In questo modo, verrà consumato in maniera consapevole e verticale da audience ben precise.

Creare una content strategy e un blog per un brand o un business: ha senso? 

Capita di sentirsi fare questa domanda, o di farsi questa domanda. Di solito io rispondo sempre nello stesso modo: se hai uno spazio web, devi ragionare in questi termini.

È la base di partenza, indispensabile per sviluppare in un colpo solo tanto una strategia di marca che amplifichi i valori del tuo brand, quanto una strategia SEO che porti traffico al tuo e-commerce o sito web di vendita. Sia in chiave consumer che business-to-business, la cosa non cambia.

I motivi di cui sopra, per ragionare in chiave “editoriale” e creare risorse dedicate ad un certo pubblico, ovvero blogpost, contribuiscono in maniera fondamentale ad una strategia di marketing digitale integrato, che si allinea e completa la strategia di business, se si lavora correttamente e da manuale.

Quindi, posto che siamo tutti d’accordo sull’importanza dell’opportunità che stiamo valutando, la domanda successiva che spesso capita di sentire è un’altra.

Come creare una strategia di contenuto da zero, e poi un blog?

Oltre le buzzword degli ultimi anni, che si tratti di content marketing, inbound marketing, content creation, curation e publishing, tutto parte da una serie di passaggi necessari per delineare un approccio strategico alla tattica di creazione, ottimizzazione e pubblicazione di risorse pensate soddisfare un determinato bisogno.

Questa definizione teniamola bene a mente. Parlare meramente di “contenuti” è un retaggio superato, e generico. Ormai tutto e niente è “contenuto”, se ci pensiamo bene. I molti cambi di paradigma del net avvenuti negli ultimi anni, anche grazie alla pandemia Covid-19, hanno generato uno spostamento dell’asticella verso l’alto. 

Qualità, originalità e rilevanza prima di tutto. Quindi, risorse, non semplici contenuti. La gara sul net è dura, l’ingegno è messo alla prova. Ma non c’è niente di più facile per chi sa farlo, come diceva uno.

Come creare una strategia di contenuto per un blog in 5 mosse

La strategia di contenuto e lo sviluppo tattico di un blog in 5 passi.

Dopo anni di esperienza, prove, successi, fallimenti, analisi, verifiche e riallineamenti, abbiamo definito la nostra formula strategica di approcciare i temi di content creation in maniera integrata al marketing mix.

Il tutto si può sintetizzare in maniera strutturata, per creare uno strumento di lavoro definitivo per la creazione di contenuto ben strutturato e rilevante.

1. Conosci la tua audience: pensa come un tuo prospect
Il punto principale per sviluppare risorse di valore, e creare la magia alla base del marketing, è da sempre uguale, e non cambia: devi conoscere quanto più possibile a chi stai rivolgendo il tuo messaggio. 

Chiamala buyer persona (fa tanto 2014), chiamala community di riferimento (questa fa 2023), chiamala target, la tua audience ha bisogni e desideri, e pone a sé stessa (e a Google, in primis, poi agli motori di ricerca esistenti, e sono tanti) domande a cui qualcuno (forse) risponderà. 

Quel qualcuno puoi essere tu. Conoscendo il target, anticipandone le domande, offrirai le risposte sotto forma di risorse.

2. Identifica le parole chiave, gli argomenti, e gli intenti di ricerca
L’identificazione delle keyword, o parole chiave, usate dai nostri prospect per interrogare i motori di ricerca sono lo step successivo alla conoscenza della nostra audience. Tutto è disponibile in forma di micro-dati via Internet, bisogna solo sapere come e dove cercare. 

In primis, fai un brainstorm delle categorie che rispondono ai bisogni del tuo target, valuta il potenziale di traffico delle singole parole chiave, la concorrenza e le conversazioni già esistenti a riguardo. Considera gli intenti che animano la ricerca: sono tipo informazionale, navigazione o commerciale/transazionale? 

Elimina e affina la tua lista iniziale, organizza le parole chiave per silos di argomenti/opportunità di creazione contenuto, e misura la rilevanza degli argomenti e parole chiave superstiti rispetto ai tuoi fini. 

3. Mappa le tue keyword e setta un obiettivo per il tuo blog
Essendo il tuo blog la tua estensione editoriale di una strategia di marketing integrato, ogni keyword selezionata deve essere mappata ed allineata a quelli che sono i tuoi obiettivi di marketing e di business. 

In questo modo, sarà più immediata la possibilità di veicolare delle risorse di valore e, insieme a queste, delle soluzioni sotto forma di prodotti o servizi al tuo target finale.

4. Dalla parola chiave allo sviluppo del blog
Ricerca contenuti e risorse già esistenti, tanto online quanto offline, per poterti differenziare e arricchire il tuo blog e le risorse in esso contenute di informazioni approfondite, coerenti, valide ed ulteriori rispetto alla concorrenza. 

Verifica anche che tipo di contenuti esistono a corollario delle risorse concorrenti: foto, video, audio, pdf, presentazioni? Ogni dettaglio conta, e può fare la differenza.

5. Sviluppa e pubblica un blog post per ogni parola chiave
Scrivi una bozza, partendo dal sommario, usando la parola chiave principale come traccia: a questa abbinerai man mano parole chiave complementari, variazioni, approfondimenti sul tema. Organizzando il testo in maniera intelligibile, tanto dai tuoi lettori, quanto dai bot dei motori di ricerca, avrai la possibilità di creare valore.

Completati i delicati e fondamentali passaggi di strategia, ricerca, tattica e sviluppo del blog e delle risorse, potrai (e dovrai) rifinire i tuoi blog post completandoli di:

- immagini pertinenti e ottimizzate per i motori di ricerca; 
- link interni al tuo sito; 
- link esterni al tuo sito;
- eventuali embed di elementi esterni;
- impaginazione chiara e user-friendly.


Il tutto si tradurrà finalmente in una o più pagine HTML, pronte per essere date in pasto ai bot dei motori di ricerca, che le scansioneranno e, se di qualità, le inseriranno in un indice. 

In base a quanto ottimizzata e pertinente sarà la risposta che la tua risorsa fornirà ad una o più domande che un utente porrà al motore di ricerca, questo stesso restituirà un link al tuo blog tra i risultati della ricerca, e la magia del blogging sarà così completa. 

Provare per credere, diceva il buon Aiazzone, o citofonare CliqueClique per delucidazioni in merito.

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Introduzione alla SEO On-page: la struttura di una risorsa online.